La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato giovedì 12 dicembre 2002 una mostra personale di Alan Charlton.
La mostra è stata ideata dall’artista in stretta relazione con lo spazio espositivo, portando ancora una volta ad una dimensione ambientale la scansione spaziotemporale agita da Charlton in tutte le sue opere.
“Vi è un elemento costante ed evidente che ricorre ad ogni esperienza dell’opera di Alan Charlton: la chiarezza con la quale il suo lavoro si presenta, nella sua coerenza espressiva così come in relazione al contesto. Questa chiarezza può essere vista come il risultato dell’interagire di due componenti fondamentali che hanno caratterizzato sin dalle sue prime opere l’attività creativa di Charlton: la purezza dell’immagine, presenza al contempo forte in se stessa e aperta a sollecitazioni di molteplici origini, e l’esercizio di una pratica artistica costantemente tesa ad agire sulla situazione attraverso modalità di esattezza e precisione.
Si ritrova infatti nell’incontro con l’opera di Charlton la percezione di una inevitabilità dell’intervento, di una assoluta compenetrazione dell’immagine con il processo che l’ha ideata e generata, con la sua collocazione e con la sua stessa materialità. Nel medesimo tempo, la dialettica costante tra oggetto e immagine, materia e visione che emerge dai suoi lavori si rivela una tensione ad ogni occasione risolta in modo inatteso, con l’invenzione (etimologicamente, il “ritrovamento”) di inedite morfologie spazio-temporali che si presentano in immagini di purezza.
L’opera di Alan Charlton è un agire la purezza come pratica dell’equilibrio, è assunzione consapevole di una responsabilità attiva, intrinseca ad ogni singolo evento creativo come libera intenzionalità di una nuova immagine.” così scrive Francesca Pola nel catalogo bilingue che è stato pubblicato in occasione nella mostra, contenente le riproduzioni delle opere installate in galleria e un apparato biografico.