15.12.2009 | 25.02.2010

David Tremlett

La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato martedì 15 dicembre 2009 una mostra personale dell’artista inglese David Tremlett, che presenta in questa occasione otto wall drawings appositamente creati per gli spazi della galleria.
In questi interventi emerge ancora una volta l’elemento di fondo che caratterizza il suo percorso artistico ovvero una progettualità fattiva e concreta che porta ad una modificazione del dato  secondo aree e presenze cromatiche che definiscono l’opera e la sua relazione con lo spazio espositivo.
Le articolazioni cromatiche di Tremlett, realizzate direttamente a parete stendendo il colore con le mani, instaurano una relazione diretta e molto fisica con l’ambiente.

“All’ingresso della galleria un grande wall drawing è composto da tre lunghe fasce di colore verde chiaro, che si stendono orizzontalmente: tra una e l’altra compaiono lettere dell’alfabeto. Come note in uno spartito le lettere danzano sul muro, attraversano le strisce, creano una partitura misteriosa che, dialogando con la rigidezza delle fasce, fa vibrare tutta la parete.”

“Nella sala sottostante alcune forme trapezoidali e circolari dai colori scuri e dall’imponente presenza vanno ad interessare una parte dello spazio comunemente non utilizzato ... le forme si incuneano tra di loro e, inglobando al loro interno gli angoli, creano un continuum tra le aree altrimenti destinate ad essere ignorate. Sempre nello stesso spazio su due delle pareti principali, sono realizzati altri wall drawings: uno dalla forma circolare e l’altro rettangolare. Entrambi hanno colori simili, il grigio, il nero, il rosso e il verde e sono eseguiti con il pastello e il grasso. Quello che li caratterizza è la presenza di una linea spezzata che divide in senso orizzontale le diverse campiture del colore. Il punto di partenza è ancora una volta il ricordo di un viaggio, questa volta in Messico” così scrive Antonella Soldaini nel saggio introduttivo del catalogo bilingue che è stato pubblicato in occasione della mostra e che conterrà la riproduzione degli interventi realizzati dall’artista in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.