La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato giovedì 14 dicembre una mostra personale dell’artista François Morellet, che ha presentato una serie di opere recenti in cui la scansione dello spazio secondo dinamiche della visione proprie dell’approccio teorico di Morellet è coniugata alla libertà immaginativa.
L’uso del neon nelle sue opere si è evoluto in direzione di una sempre più marcata autoproposizione di natura oggettuale, che lascia in evidenza quale parte integrante dell’opera-installazione l’intero percorso dell’energia, cadenzato da parti luminose e parti non luminose, in un flusso continuo. Le opere sono luogo di incontro delle due polarità che caratterizzano l’arte di Morellet: il rigore matematico della scansione spaziale e la libertà della sperimentazione formale e di materiali, nella loro valenza visiva.
L’ironia di fondo che da sempre caratterizza l’attività creativa dell’artista francese si esprime anche in questa occasione in una decostruzione di spazi operata attraverso la frantumazione degli statuti iconici e dei luoghi deputati propri dell’arte, e si caratterizza costantemente in una dimensione di apertura spazio-temporale dell’esperienza fruitiva.
“L'opera di Morellet si realizza nell'attivazione dello spazio attraverso la rottura del perimetro figurale e architettonico e la destrutturazione della sua determinazione visiva e geometrica. Il risultato è quello di una spazialità estesa a proiezioni diramate, a una percezione frantumata e costantemente in espansione.” così scrive Francesca Pola nel catalogo che è stato pubblicato in occasione nella mostra, contenente le riproduzioni delle opere installate in galleria, un apparato biografico e una poesia di Carlo Invernizzi.