30.11.2023 | 08.02.2024

Günter Umberg

La galleria A arte Invernizzi ha inaugurato giovedì 30 novembre 2023 una mostra personale di Günter Umberg in cui vengono presentati sia lavori storici, che ripercorrono alcuni momenti della sua ricerca artistica, che opere recenti. Il percorso, interamente ideato dall’artista tedesco come nelle precedenti occasioni espositive, prevede una relazione diretta tra l’opera e l’ambiente.
A partire dagli anni Settanta Umberg ha concentrato la sua ricerca sull’utilizzo di tavole monocrome, principalmente in legno, dove pigmenti colorati stesi in orizzontale e verticale aderiscono alla superficie, precedentemente preparata con resine e talvolta con l’uso del bolo armeno, ottenendo un effetto di forte densità e saturazione che genera delle presenze totalmente indipendenti.

Al piano superiore della galleria è stata presentata una installazione costituita da opere monocrome che disposte sulla parete, a distanza di intervalli calcolati, ne costruiscono e ridefiniscono le coordinate. Nella seconda sala del piano superiore sono state invece esposte alcune opere degli anni Settanta costituite da due tavole in legno affiancate sulla parete, interamente ricoperte di pigmento nero.
Al piano inferiore è stata presentata una installazione con opere monocrome di blu differenti in dialogo con le recenti opere FELD 1 e FELD 4, dove su pannelli di legno ricoperti di cemento sono disposti i singoli Ohne Titel il cui ritmo viene scandito e accentuato.

“Dal 1985 ho realizzato mostre in cui installazioni, strutture spaziali, contenitori, stand, rampe, passaggi sono componenti dei progetti espositivi. Non vedo lo spazio espositivo come uno spazio neutro dove le opere sono disposte seguendo una sorta di logica simmetrica o geometrica, ma piuttosto secondo la relazione dell’opera con la rispettiva posizione della corporeità dello spettatore nello spazio”. (Günter Umberg)

La mostra permette di entrare nuovamente in dialogo con le superfici vibranti di Günter Umberg che, come delle vere e proprie aperture sulla parete, grazie al particolare uso dei pigmenti colorati sono pervase da un senso di profondità che cattura lo sguardo del visitatore e lo conduce ad indagare una dimensione “altra”, al di là della superficie pittorica.

In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo bilingue con un saggio di Francesco Castellani, la riproduzione delle opere in mostra e un aggiornato apparato bio-bibliografico.