20.05.2010 | 16.07.2010

Nicola Carrino


La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato giovedì 20 maggio 2010 una mostra personale dell’artista Nicola Carrino che presenta in questa occasione un lavoro appositamente creato per gli ambienti della galleria dal titolo “Nicola Carrino. Ricostruttivi Progetto Invernizzi 2009.2010”.
Partendo dalla premessa che “per ricostruire è necessario tornare al semplice”, come scrive Nicola Carrino stesso, “i ‘Ricostruttivi’, come i precedenti ‘Costruttivi’ e ‘Decostruttivi’, sono sistemi plastici aperti, componibili e trasformabili nel tempo e nello spazio e per loro natura formale si aggregano volumetricamente e distributivamente su reticoli spaziali modulari di ordine ortogonale o diagonale muovendosi su linee di raccordo attivanti il campo di azione”.
I “Ricostruttivi” realizzati per questa mostra - prodotti in officina, 6 in acciaio inox e 3 in acciaio corten - sono costituiti da elementi modulari parallelepipedi di 75x75x300 cm ciascuno, ricavati da un blocco originario di 225x225x300 cm, che vanno a costituire complessi formali, risultanti dall’avvicendamento di tre moduli.
Al piano rialzato è stato presentato un elemento in modo estensivo e planimetrico secondo un semplice schema di due T, mentre al piano inferiore, lungo la diagonale di attraversamento dello spazio-luogo, si raccordano due blocchi che trovano sviluppo secondo masse in elevazione in rapporto all’altezza dell’uomo che le vive in percorribilità. Negli altri ambienti espositivi, al piano rialzato della galleria, sono stati presentati tre “Ricostruttivi” a muro, rilievi in acciaio inox e ferro grecato.

In questi interventi emerge ancora una volta l’elemento di fondo che caratterizza il percorso artistico di Nicola Carrino ovvero una progettualità fattiva e concreta che porta ad una modificazione del dato reale secondo aree e presenze cromatiche che definiscono l’opera e la pongono in relazione con lo spazio espositivo come esemplificazione distributiva di un possibile spazio urbano.

In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo bilingue con un saggio introduttivo di Giorgio Verzotti, un testo di Nicola Carrino, la riproduzione delle opere esposte in mostra, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.