01.12.1995 | 15.02.1996

Pino Pinelli

La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato giovedì 30 novembre 1995 una mostra personale dell'artista Pino Pinelli che ha presentato una serie di lavori recenti.
Pino Pinelli, sin dagli anni '70, decennio che segna nel campo delle arti figurative la transizione dal dominio della ragione analitica all'affermazione della manualità del fare, rompe il codice classico di "quadro" ed inizia la "disseminazione" delle opere sul muro.
Il muro, pertanto, da semplice destinatario passivo dell'opera ne diventa campo d'azione nel senso che interagisce come costante elemento imprescindibile nel realizzarla.
Nei suoi lavori, sempre caratterizzati dal concetto di "disseminazione", Pinelli esalta maggiormente la "pelle" della pittura evidenziando semi e radici dell'infinito suo farsi .
"Fare corpo con la pittura: non c'è forse modo migliore per esprimere con un'immagine tutta la ricerca di Pinelli e il suo coerente sviluppo. Dal rigore monocromatico all'esplosione del colore, dalle forme modulari alla libertà estrema dei formati, fimo, si è detto, all'ingresso in scena della manualità, il lavoro ha vissuto più stagioni ma i suoi connotati di base sono rimasti costanti, la concezione dell'espressività pittorica come dimensione totale, in cui la distinzione fra raziocinio e pulsionalità non è, alla lunga, possibile. ...L'immagine, il concetto del corpo e della corporalità diventano allora il terreno comune in cui le opposte istanze alla fine si incontrano, che consentono di costruire, con rigore, non più tanto un "discorso sulla pittura" quanto una grammatica della sensualità".
Così scrive Giorgio Verzotti nel testo di presentazione in catalogo, edito dalla galleria, contenente quattordici immagini fotografiche che documentano le mostre degli ultimi anni dell'artista e una lirica di Carlo Invernizzi.