La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato martedì 6 maggio 2003 una mostra personale di Pino Pinelli.
La mostra è stata ideata dall’artista in stretta relazione con lo spazio espositivo portandola ancora una volta ad una dimensione ambientale.
Frammentazione e disseminazione - caratteri distintivi delle opere di Pinelli a partire dagli anni ’70 - si ritrovano in una formulazione inedita nell’intervento ideato per questa occasione. Esse ricorrono quali elementi fondanti dell’intera sua attività, riconfigurandosi secondo una nuova relazione con la spazialità. Problematiche quali il rapporto con l’ambiente, l’articolazione interna dell’immagine, la resa di una formulazione pittorica in divenire, la ricerca di un dialogo che interessa senza soluzione di continuità opera, spazio e fruitore, assumono in questa mostra una dimensione preminente nell’ambito del lavoro dell’artista, senza cancellare l’identità precisa e coerente del suo lucido percorso creativo.
Quello che Pinelli persegue è l’esaltazione tattile del valore cromatico dove lo spettatore è chiamato a reagire in tempo reale all’estensione delle forme nello spazio.
L’opera non limita in alcun modo la possibilità di assaporare il magnetismo che affiora da ogni elemento, il trattamento sempre diverso della superficie, la presenza impercettibile dei tocchi della mano che rende viva e palpitante la pelle del colore.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Luca Massimo Barbero con una intervista all’artista, le riproduzioni delle opere presentate in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.